Cappotto termico e umidità in casa: rischi e soluzioni

Cappotto termico e umidità in casa: rischi e soluzioni

Con la direttiva Ue sulle case green occorre pensare seriamente all’efficienza energetica delle nostre case. Tra gli interventi in merito c’è anche la coibentazione degli edifici residenziali tramite cappotto termico; tuttavia in molti casi l’installazione di questo dispositivo si sono riscontrati problemi di umidità e muffa in casa. Ma allora il cappotto termico risolve o crea l’umidità in casa? Scopriamo quello che c’è da sapere.

Cappotto termico e problemi di umidità

L’umidità in casa si crea quando il vapore acqueo dell’aria non traspira correttamente e si accumula nelle pareti e nelle fessure sotto il pavimento o, appunto, sotto il cappotto termico. In questi casi l’installazione del cappotto può esasperare il problema; ma è bene capire che va individuata l’orgine dell’umidità per poterla eliminare, possibilmente prima di installare il cappotto termico.

Cappotto termico, pro e contro

In particolare, se analizziamo i vantaggi di installare il cappotto termico, vediamo che sono diversi: la dispersione termica è minore, sia che si parli del calore in inverno che del fresco in estate. Tale installazione riduce infatti la formazione di aria fredda all’interno dei muri, legata a discontinuità nella costruzione dell’edificio. Il cappotto termico assicura poi un migliore isolamento acustico e senz’altro rappresenta un investimento che aumenta il valore di mercato della casa.

Gli svantaggi dell’installare un cappotto termico stanno nei costi dei materiali, nello spessore dello strato di coibentazione, nella possibilità che i materiali si deteriorino nel tempo. Oltre che nel fatto che, se non si esegue l’intervento con attenzione, il cappotto termico può portare problemi di umidità in casa.

Il cappotto termico è efficace contro l’umidità di risalita?

Se i muri di una casa sono soggetti ad umidità di risalita, il cappotto termico potrebbe essere un rimedio peggiore del male, se prima non si risolve il problema all’origine. L’umidità di risalita potrebbe infatti creare muffe che deterioreranno il cappotto, peggiorando il problema e costringendo a sostenere nuovi e grossi costi.

Prima di installare un cappotto occorre quindi procedere gradualmente, esaminando accuratamente i muri dell’edificio ed eventualmente intervenire in modo da eliminare l’umidità prima dell’installazione. Solo a quel punto il cappotto, una volta installato, potrà fornire l’adeguata protezione contro l’umidità in casa.

Come evitare la muffa con il cappotto termico

Il modo migliore di evitare la formazione di muffa con il cappotto termico è, prima di installarlo, deumidificare l’edificio, ad esempio con barriere chimiche, ovvero iniettando all’interno dei muri delle speciali resine impermeabili che bloccano l’insorgenza dell’umidità di risalita.

A questo punto il cappotto, una volta installato, eviterà infiltrazioni e condensa, eliminando il problema della muffa.

Quando non fare il cappotto termico?

Come detto, non conviene installare un cappotto termico in un edificio soggetto a muffa e umidità, se prima non si è risolto questo problema. Altri casi in cui non è possibile installare un cappotto termico sono gli edifici sottoposti a vincolo architettonico; in questo caso si potrebbe pensare ad una coibentazione interna, che però andrebbe a ridurre gli spazi.

Cappotto termico, errori da evitare

Quali sono le cose da non fare se si vuole installare un cappotto termico efficace in casa?

  • Come detto, prima di tutto, posare il cappotto termico senza risolvere i problemi pregressi di muffa e umidità;
  • utilizzare materiali plastici, che non permettono la traspirazione dei muri, soprattutto se si tratta di case vecchie;
  • Non utilizzare materiali come intonaci traspiranti, legno, calce idraulica, canapa, silicati, che favoriscono la traspirazione e non prevedere una corretta areazione dopo la posa del cappotto termico;
  • Accostare i pannelli in modo errato: i pannelli devono essere posati possibilmente in modo sfalsato, per aumentare la superficie isolante, con l’aiuto di schiume isolanti in caso di disallineamento;
  • Non posizionare correttamente paraspigoli e reti armate a sostegno della struttura isolante, che così si può muovere e danneggiare;

FONTE: Idealista.it

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