Sbloccato il Superbonus 110%: Si riparte con la cessione del credito

Sbloccato il Superbonus 110%: Si riparte con la cessione del credito

Già ieri, nelle prime ore del mattino, si parlava di un “compromesso” per sbloccare il Superbonus 100% e permettere una nuova e importante cessione del credito. E così è stato.

Una battaglia, quella del Superbonus, che ha portato a un dibattito durato settimane e che si è conclusa con una mediazione finale che, pare, abbia messo d’accordo tutti.

Ma vediamo cosa è accaduto.

Superbonus 110% sbloccato: l’accordo del Governo

Un lavoro di mediazione che a portato Palazzo Chigi ad analizzare ogni “rischio” legato al Superbonus.

Risultato? Un accordo con il quale il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha letteralmente ridefinito il concetto di responsabilità per la cessione dei crediti legati ai bonus edilizi, sottolineando che ogni addebito eventuale sarà indirizzato ai casi di violazione “con dolo o colpa grave“, per i crediti maturati successivamente al decreto legge dello scorso novembre, che definisce l’obbligo di adeguate conformità e attestazioni.

Le misure anti-frode

Entriamo nel dettaglio: occorre una truffa (nei casi più gravi) o una condotta non appropriata, per finire sotto il mirino del Governo.

E per i crediti concessi prima delle misure anti-frode? Il governo afferma che la responsabilità, per i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, sarà rivolta ai “casi di dolo o colpa grave“, e sarà richiesta la presentazione di visti di conformità asseverazioni e attestazioni “ora in riferimento ad allora”.

Le conseguenze dello sblocco

Certamente, le conseguenze dello sblocco saranno positive, se consideriamo le numerose domande di cessione del credito messe in stand-by a partire da questa estate. Un provvedimento, dunque, che potrà far bene a famiglie e imprese edili.

Secondo i dati condivisi dell’Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili – si conterebbero circa 20 miliardi di crediti potenziali pronti a ripartire.

Ad Ance si aggiunge la fiducia di Confedilizia che ha dichiarato:

Da tempo, c’era la necessità di un intervento che chiarisse definitivamente che i cessionari non incorrono in alcuna responsabilità. E ciò è avvenuto, salvo che tale responsabilità, giustamente, non derivi da dolo o colpa grave. L’auspicio adesso è che i crediti finora acquisiti possano tornare liberamente a circolare e, conseguentemente, proprietari e condominii abbiano la possibilità di reperire sul mercato imprese disposte ad avviare, e in alcuni casi anche a proseguire, i lavori.

Le reazioni delle banche

In queste ultime ore, non meno positiva la reazione degli istituti di credito, che sperano che si possa riavviare il mercato degli acquisti dei bonus, a cui era stato messo un freno.

                                                                                                                                        Fonte:Immobiliare.it

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