Via libera alle telecamere in condominio per scoprire chi non fa la raccolta differenziata

Via libera alle telecamere in condominio per scoprire chi non fa la raccolta differenziata

È possibile installare delle telecamere in condominio per scoprire chi non effettua la raccolta differenziata e fa correre allo stabile il rischio di essere sanzionato per il mancato rispetto delle regole sul conferimento dei rifiuti. L’impianto di videosorveglianza può essere installato con finalità di controllo all’esito della valutazione sul legittimo interesse effettuata in base a quanto disposto nelle Linee guida 3/2019 dall’Edpb (European data protection board). Ma vediamo come fare, analizzando tutti gli step necessari.

Le sanzioni per le infrazioni del regolamento condominiale

L’articolo 70 delle Disposizioni per l’attuazione del Codice civile recita: “Per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino ad euro 200 e, in caso di recidiva, fino ad euro 800. La somma è devoluta al fondo di cui l’amministratore dispone per le spese ordinarie. L’irrogazione della sanzione è deliberata dall’assemblea con le maggioranze di cui al secondo comma dell’articolo 1136 del Codice”.

Raccolta differenziata

La valutazione sugli interessi legittimi per l’installazione delle telecamere

La valutazione sugli interessi legittimi per l’installazione delle telecamere deve essere scritta e – come spiegato da un articolo del Sole 24 Ore – deve considerare la mancanza di sistemi meno invasivi rispetto alla videosorveglianza per i diritti e le libertà delle persone fisiche; il motivo concreto e attuale per prevedere l’installazione, “che riguardi proprio quel condominio in quel determinato periodo”.

È importante sapere che l’installazione delle telecamere per il controllo sulla raccolta differenziata si deve limitare al punto della raccolta dei rifiuti, evitando di riprendere i passanti nell’area dove non si gettano via i rifiuti.

L’approvazione da parte dell’assemblea

L’installazione delle telecamere di videosorveglianza deve essere approvata dall’assemblea di condominio con la maggioranza dei presenti che rappresentino almeno la metà dei millesimi dell’edificio. Una volta ottenuto il via libera da parte dell’assemblea è possibile procedere all’installazione, rispettando però le indicazioni fornite dal Garante della privacy, che sono:

  • “procedere all’affissione di un cartello, in un luogo visibile anche di notte e prima del raggio d’azione della telecamera, che avvisi i passanti della presenza delle stesse;
  • far custodire i filmati da un responsabile del trattamento che abbia i requisiti tecnici ed organizzativi previsti come obbligatori dall’articolo 28 Gdpr che potrà visionarli solo qualora vi sia la necessità di punire un comportamento illecito e non per altri fini;
  • conservare i filmati per il tempo strettamente necessario per reprimere eventuali condotte illecite e, quindi, a detta del Garante, per un periodo che non sia superiore ai sette giorni lavorativi, oppure 24/48 ore in caso di area con un dipendente (portiere), nel rispetto dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori”.

fonte:idealista.it

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